25 Gennaio 2024

LEO Pharma finalizza l’acquisizione dei key asset di Timber Pharmaceuticals. Acquisizione strategica per espandere la pipeline, accelerare la crescita e soddisfare i bisogni insoddisfatti nel campo della dermatologia medica

Ballerup – 23 gennaio 2024 – LEO Pharma ha annunciato oggi di aver finalizzato l’acquisizione dell’asset strategico TMB-001 e di alcuni altri asset da parte di Timber Pharmaceuticals, a seguito dell’istanza di fallimento.

Il progetto TMB-001 mira a sviluppare un trattamento topico per diversi sottotipi – da moderati a gravi -di ittiosi congenita, una malattia della pelle con notevoli bisogni insoddisfatti e per la quale non sono disponibili ad oggi terapie approvate. Il progetto TMB-001 continua come previsto, senza alcuna modifica strutturale all’interno di LEO Pharma e tutti i dipendenti di Timber Pharmaceuticals passeranno negli uffici di LEO Pharma negli Stati Uniti.

TMB-001 è una riformulazione topica sperimentale dell’ingrediente farmaceutico attivo isotretinoina, che oggi esiste solo in formulazione orale negli Stati Uniti. La riformulazione ha ricevuto da parte della FDA. la designazione di terapia orfana con la possibilità di un fast track regolatorio. TMB-001 ha mostrato risultati positivi nella Fase 2, con il reclutamento nella Fase 3 attualmente in corso negli Stati Uniti ed in Europa.

Christophe Bourdon, CEO di LEO Pharma, ha commentato: “Siamo entusiasti di iniziare il 2024 aggiungendo TMB-001 alla nostra pipeline e di dare il benvenuto ai dipendenti di Timber Pharmaceuticals in LEO Pharma. La transazione rafforzerà ulteriormente la nostra pipeline con un asset strategico di Fase 3 che ha il potenziale per aiutare le persone che vivono con una malattia debilitante, per la quale attualmente non esistono opzioni terapeutiche adeguate”

LEO Pharma prevede che l’acquisizione rafforzerà le sue attività negli Stati Uniti. La transazione non avrà un impatto finanziario sui risultati economici di LEO Pharma per il 2024.

18 Novembre 2021

Tinzaparina sodica disponibile in Italia 
per prevenire e curare il tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti oncologici

 

  • La tinzaparina sodica è l’unico trattamento con indicazione specifica per la profilassi della trombosi venosa in malati oncologici.
  • A differenza delle altre eparine a basso peso molecolare, la tinzaparina ha l’indicazione per il trattamento prolungato e prevede una mono somministrazione giornaliera
  • Grazie alla tinzaparina sodica saranno seguite efficacemente le Linee Guida AIOM sul Tromboembolismo venoso nei pazienti con tumori solidi
  • Il trattamento è sicuro anche per i pazienti con insufficienza renale cronica e/o acuta.

Roma, 17 novembre 2021 – LEO Pharma annuncia che anche in Italia è disponibile la tinzaparina sodica che, oltre alle altre indicazioni, ha ottenuto l’indicazione specifica per la profilassi e il trattamento prolungato della tromboembolia venosa in pazienti adulti con tumori solidi. Lo ha reso possibile la recente determina dell’AIFA che ha consentito l’introduzione nel nostro Paese di questo farmaco e la sua rimborsabilità presso il Servizio Sanitario Nazionale.

Numerose evidenze scientifiche confermano la correlazione tra cancro e trombosi, sia per lo stato di ipercoagulabilità di base che si riscontra nei pazienti oncologici sia per l’elevata incidenza di trombosi venosa (TEV) associata alle terapie farmacologiche antitumorali1-6. Fra tutti i pazienti con TEV, i pazienti con neoplasia attiva sono il 20% e la TEV è una delle complicazioni maggiori nei pazienti con tumori solidi, con un’incidenza tra il 4 e il 20%, rappresentando la seconda causa di morte nei pazienti con tumore7. Inoltre, senza profilassi con EBPM, l’incidenza di TEV nei pazienti oncologici ospedalizzati varia dal 10% al 40%, stimando nel 10% dei decessi ospedalieri attribuibili ad Embolia Polmonare3.

Il rischio di TEV è più elevato per tumori in siti specifici quali il pancreas, lo stomaco, il cervello, le ovaie, i reni e i polmoni. Il rischio risulta ulteriormente aumentato in caso di presenza di metastasi7. Inoltre, la TEV è un fattore di rischio precoce e indipendente per la mortalità nei pazienti oncologici a qualsiasi stadio durante i primi quattro cicli di chemioterapia9.  La trombosi associata al cancro, oltre a fattori clinici, è anche associata a un incremento di tre volte nei costi di ospedalizzazione; un incremento di 3 volte nei costi di assistenza sanitaria; e un incremento complessivo dei costi capitali10.

Secondo le Linee Guida AIOM sul Tromboembolismo venoso nei pazienti con tumori solidi, nei pazienti oncologici ospedalizzati per una problematica medica e/o allettati, dovrebbe essere presa in considerazione come prima opzione terapeutica l’utilizzo della profilassi primaria con eparine a basso peso molecolare (EBPM) e/o Fondaparinux. Tuttavia, gli studi di efficacia clinica sulle EBPM (e Fondaparinux) attualmente disponibili non sono stati disegnati per il paziente oncologico e solo alcuni presentano evidenze nel sottogruppo del paziente con TEV e neoplasia attiva. Per questo motivo, le altre EBPM (e Fondaparinux) non avendo specifica indicazione in RCP necessitano dell’applicazione della legge 648/96 per la profilassi primaria del paziente oncologico in quanto impiegate per un’indicazione terapeutica diversa da quelle autorizzate11.

Al contrario, la tinzaparina sodica è sostenuta da un profilo clinico ben documentato ed attuale in pazienti immobilizzati a causa di una condizione clinica acuta come quelli oncologici, con evidenze negli studi Main-LITE Cancer (2006)12, CATCH (2015)13, Romera (2009)14 riferibili alla pratica clinica recente che ne dimostrano l’efficacia e sicurezza.

La tinzaparina sodica è al momento l’unico farmaco a riportare tra le indicazioni delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) la profilassi del tromboembolismo venoso in pazienti adulti non chirurgici, allettati a causa di una condizione clinica acuta. Le altre eparine a basso peso molecolare, ad oggi, sono prescrivibili per questa indicazione secondo la Legge 648/1996, sottolinea il Professor Marcello Di Nisio,specialista in Medicina Interna e professore associato dell’Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara. “Inoltre, le Linee Guida AIOM raccomandano il trattamento a lungo termine della TEV nel paziente con neoplasia attiva per almeno 3-6 mesi con EBPM. La tinzaparina sodica offre una valida alternativa terapeutica in questi casi ed è l’unica EBPM a riportare in RCP l’indicazione per il trattamento prolungato del tromboembolismo venoso e prevenzione delle recidive nel paziente con neoplasia attiva”. 

Un’altra caratteristica peculiare della tinzaparina riguarda i pazienti con insufficienza renale (acuta e/o cronica), per cui rappresenta una opzione terapeutica di particolare valore aggiunto. È stato evidenziato, infatti, che l’eliminazione di tinzaparina è meno dipendente dalla funzionalità renale rispetto alle altre EBPM, ed inoltre non è associata con un significativo rischio di sanguinamento in pazienti con chronic kidney disease15.

Infine, differentemente da altre EBPM (enoxaparina, nadroparina), che prevedono per il trattamento della trombosi venosa profonda di alcune categorie di pazienti la doppia somministrazione giornaliera, la tinzaparina prevede la mono somministrazione giornaliera per tutti i pazienti comportando un vantaggio in termini di aderenza alla terapia e qualità della vita16.

“La tinzaparina sodica rappresenta, sia per le indicazioni in RCP sia per le evidenze scientifiche, un’opzione ottimale per la profilassi ed il trattamento prolungato della TEV nei pazienti oncologici, consentendo di ottenere importanti risultati in termini di prevenzione delle complicazioni e di sopravvivenza”, dichiara Fabio Presutti, Direttore medico LEO Pharma Italia. “La qualità della vita dei pazienti e l’impatto positivo sul sistema sanitario sono tra i driver della nostra attività di ricerca e siamo quindi soddisfatti che questo principio attivo sia disponibile anche in Italia”.

LA TROMBOSI –TEV –TVP –EP

La trombosi è la formazione di un coagulo di sangue (trombo) all’interno di un vaso sanguigno. La trombosi venosa (o tromboembolismo venoso, TEV) si riferisce alla presenza di un trombo in una vena. La TEV include la trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP):

  • La TVP si ha quando il trombo si forma in una vena principale, solitamente nelle vene degli arti inferiori, ma può essere presente anche nelle braccia o nella pelvi.
  • L’EP si ha quando un trombo, originato da un’altra parte del corpo, viaggia attraverso la circolazione sanguigna e raggiunge i polmoni.
30 Settembre 2021

Al Virtual Congress EADV 2021 LEO Pharma presenta i nuovi dati di tralokinumab sulla terapia continuativa a lungo termine

  • L’analisi ad interim dell’ ECZTEND, uno studio clinico di estensione in aperto, ha dimostrato un miglioramento significativo nell’estensione e nella gravità della dermatite atopica dopo due anni di terapia continuativa, con un miglioramento mediano alla scala EASI del 92,7% rispetto allo studio iniziale1
  • I pazienti hanno anche riportato un miglioramento nell’intensità del prurito e nei disturbi del sonno1

BALLERUP, Danimarca, 30 settembre, 2021 – LEO Pharma A/S, leader mondiale in dermatologia medica, ha annunciato oggi i risultati che mostrano che dopo due anni di terapia continuativa con tralokinumab, i pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave hanno mantenuto il miglioramento dei segni e sintomi, della gravità del prurito, e disturbi nel sonno1. I risultati sono stati condivisi nel corso di una presentazione al 30° Congresso Virtuale 2021 dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia (EADV).

L’analisi ad interim ha esaminato la terapia continuativa con tralokinumab, nonché la capacità di recuperare la risposta dopo la sospensione e la ripresa col farmaco1.

La dermatite atopica è una malattia debilitante che può causare forte prurito e disagio per decenni. Il nostro obiettivo come  clinici  è quello di ricercare nuove opzioni terapeutiche che offrano risultati significativi nel tempo per i nostri pazienti“, ha affermato Andrew Blauvelt, MD, MBA, Presidente dell’Oregon Medical Research Center a Portland, Oregon, e Coordinatore internazionale dello studio  ECZTEND. “I dati presentati all’EADV sono molto incoraggianti, perché hanno dimostrato che i pazienti trattati con tralokinumab hanno mantenuto il miglioramento dei segni e  sintomi della dermatite atopica per diversi anni“.

L’efficacia a lungo termine è stata verificata in pazienti (n=345) che per due anni sono stati trattati con tralokinumab, questo periodo comprende le 52 settimane degli studi clinici iniziali di Fase 3 (ECZTRA 1 e 2) e le 56 settimane nello studio ECZTEND1.

I pazienti sono stati suddivisi in tre coorti in base al periodo di tempo tra la loro ultima dose di tralokinumab negli studi clinici precedenti e la loro prima dose in ECZTEND. Si definisce terapia continuativa quella con un intervallo  ≤5 settimane tra l’ultima dose negli studi precedenti e la prima dose in ECZTEND (n=126), si definisce terapia interrotta quella in cui l’intervallo era tra 6-15 settimane (n=133) e si definisce un completo washout dalla terapia quando l’intervallo era  >15 settimane (n= 86).

I pazienti che hanno ricevuto una terapia continuativa con tralokinumab hanno riportato un elevato  controllo a lungo termine dei segni e dei sintomi della dermatite atopica, come dimostrato dal miglioramento mediano dell’Eczema Area and Severity Index (EASI) del 92,7% rispetto alla baseline dello studio precedente. 1

Anche il mantenimento del miglioramento sugli esiti riportati dai pazienti, come la gravità del prurito e i disturbi del sonno, è stato dimostrato dopo due anni. I pazienti hanno riportato un miglioramento nel peggior punteggio settimanale della Numeric Rating Scale (NRS) per il prurito mediano, passando da prurito grave (7,9 su 10) in fase di baseline negli studi precedenti a prurito lieve (3 su 10) dopo due anni di trattamento1.

Dopo due anni di trattamento, i pazienti hanno anche riportato un miglioramento mediano nei disturbi del sonno, passando da una scarsa qualità del sonno (7,1 su 10) nella baseline degli studi precedenti a lievi disturbi del sonno (1 su 10) in ECZTEND. 1

Nel corso degli studi precedenti, i pazienti avevano registrato il loro prurito e i disturbi del sonno su base giornaliera ed è stata usata la media settimanale dei punteggi. Nel corso di ECZTEND sono stati riportati i peggiori risultati in termini di gravità del prurito e dei disturbi del sonno della settimana precedente.

La risposta prolungata nel corso dei due anni aumenta ulteriormente il profilo dell’efficacia a lungo termine di tralokinumab“, ha affermato Jörg Möller, Vicepresidente esecutivo, Ricerca e sviluppo Global, LEO Pharma. “Siamo orgogliosi di offrire un trattamento che mostra una risposta importante sia a livello clinico, sia nei parametri riportati dal paziente sulla riduzione del prurito e i disturbi del sonno, che creano un enorme disagio a chi vive con questa malattia cronica. Comprendere i bisogni delle persone che vivono con malattie della pelle è la chiave per portare nuove opzioni terapeutiche che migliorino le loro vite, soddisfacendo così il nostro scopo di far progredire lo standard di cura in dermatologia medica”.

Per i pazienti che hanno avuto un washout completo di tralokinumab (>15 settimane) tra lo studio principale e l’ingresso in ECZTEND, il miglioramento mediano dell’EASI al baseline rispetto allo studio principale è passato dall’88,0% al 68,6%. Dopo la ripresa della terapia con tralokinumab, il miglioramento EASI mediano equivalente alla risposta a un anno nello studio precedente è stato riottenuto entro 12 settimane. 1

Anche la sicurezza della terapia con tralokinumab è stata valutata in questa analisi ad interim e i risultati sono stati coerenti con quanto riportato negli studi  i controllati con placebo. 1

Inoltre, LEO Pharma ha presentato un’analisi ad interim dei casi di COVID-19 e delle vaccinazioni SARS-CoV-2 durante la terapia con tralokinumab in pazienti con dermatite atopica da moderata a grave coinvolti nello studio ECZTEND. 2

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Tralokinumab

Tralokinumab è un anticorpo monoclonale umano sviluppato per neutralizzare in modo specifico la citochina IL-13, che svolge un ruolo chiave nel guidare il processo immunitario alla base dei segni  e dei sintomi della dermatite atopica. Tralokinumab si lega specificamente alla citochina IL-13 con elevata affinità, prevenendo così l’interazione con le subunità del recettore IL-13 α1 e α2 (IL-13Rα1 e IL-13Rα2).2,3  Tralokinumab è stato approvato in sede di commissione europea per i pazienti adulti affetti da dermatite atopica da moderata a grave in Europa e dalla Medicines & Healthcare products Regulatory Agency in Gran Bretagna nel giugno 2021. Ulteriori processi di approvazione sono in corso con altriin tutto il mondo.

ECZTEND – Studio clinico di estensione a lungo termine (LTE)

ECZTEND è uno studio di estensione di fase 3, a lungo termine (5 anni), in aperto, a braccio singolo, per valutare la sicurezza e l’efficacia di tralokinumab in pazienti con dermatite atopica che hanno partecipato ai precedenti studi in monoterapia con tralokinumab (ECZTRA 1 ed ECZTRA 2), allo studio sulla terapia combinata tralokinumab con TCS (ECZTRA 3), allo studio sull’interazione farmaco-farmaco (DDI) (ECZTRA 4), allo studio sul vaccino (ECZTRA 5), allo studio sugli adolescenti (ECZTRA 6), sulla ciclosporina orale  (ECZTRA 7), allo studio sulla terapia combinata tralokinumab con TCS in soggetti giapponesi (ECZTRA 8) e allo studio sulla funzionalità della barriera cutanea in monoterapia con tralokinumab (TraSki).  Ai pazienti è stato concesso di accedere allo studio ECZTEND dopo aver completato lo studio principale indipendentemente dalla loro risposta terapeutica o dal fatto che fossero statti trattati con Tralokinumab o Placebo.1,5

Gli studi clinici ECZTRA 1, 2

ECZTRA 1 ed ECZTRA 2 (studi ECZema TRAlokinumab n. 1 e 2) sono stati studi clinici randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, multinazionali della durata di 52 settimane, che hanno coinvolto rispettivamente 802 e 794 pazienti adulti per valutare l’efficacia e la sicurezza di tralokinumab (300 mg) in monoterapia negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave, candidati alla terapia sistemica.6

La dermatite atopica

La dermatite atopica è una malattia della pelle cronica, infiammatoria, caratterizzata da prurito intenso e lesioni eczematose.7 La dermatite atopica è il risultato di una disfunzione della barriera cutanea e di una disregolazione immunitaria, che porta a infiammazione cronica.8 Le citochine di tipo 2, compresa l’IL-13, svolgono un ruolo centrale negli aspetti chiave della fisiopatologia della dermatite atopica.3

LEO Pharma

LEO Pharma aiuta le persone ad avere una pelle sana. L’azienda è leader in dermatologia medica con una solida pipeline di ricerca e sviluppo, un’ampia gamma di soluzioni terapeutiche e uno spirito pionieristico. Fondata nel 1908 e di proprietà della Fondazione LEO, LEO Pharma ha dedicato decenni di ricerca e sviluppo per far progredire la scienza della dermatologia, stabilendo nuovi standard di cura per le persone con malattie della pelle. LEO Pharma ha sede in Danimarca con un team globale di 6.000 persone, che serve 93 milioni di pazienti in 130 paesi. Nel 2020, la società ha generato un fatturato netto di 10.133 milioni di Corone Danesi.

Referenze

  1. Blauvelt et. al. Two-year Maintenance of Response with Tralokinumab in Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis: Interim Analysis of the ECZTEND Open-label Extension Trial. European Academy of Dermatology and Venereology (EADV). Sept 29-Oct 2, 2021. [Abstract #153]
  2. Langley et. al. Updated on COVID-19 cases and SARS-CoV-2 vaccinations during tralokinumab treatment in moderate-to-severe atopic dermatitis from ECZTEND long-term extension trial. European Academy of Dermatology and Venereology (EADV). Sept 29-Oct 2, 2021. [Abstract # 1763]
  3. Bieber T. Interleukin-13: targeting an underestimated cytokine in atopic dermatitis. Allergy. 2020; 75:54-62.
  4. Popovic B, et al. Structural characterisation reveals mechanism of IL-13-neutralising monoclonal antibody tralokinumab as inhibition of binding to IL-13Rα1 and IL-13Rα2. J Mol Biol. 2017; 429:208–19.
  5. EU Clinical Trials Register. Long-term extension trial in subjects with atopic dermatitis who participated in previous tralokinumab trials – ECZTEND. EudraCT number: 2018-000746-19. https://www.clinicaltrialsregister.eu/ctr-search/trial/2018-000746-19/GB.
  6. Wollenberg A, et al. Tralokinumab for moderate‐to‐severe atopic dermatitis: results from two 52‐week, randomized, double‐blind, multicentre, placebo‐controlled phase III trials (ECZTRA 1 and ECZTRA 2). Br J Dermatol. 2021; 437-449.
  7. Weidinger S, et al. Atopic dermatitis. 2016; 387:1109-1122.
  8. Boguniewicz M, et al. Atopic dermatitis: a disease of altered skin barrier and immune dysregulation. Immunol Rev.2011;242(1):233-46.

 

 

22 Giugno 2021

LEO Pharma annuncia l’approvazione da parte della Commissione Europea di tralokinumab 
come primo trattamento in grado di legarsi selettivamente all’IL-13 negli adulti affetti da dermatite atopica da moderata a severa

  • La decisione della Commissione Europea (CE) è supportata dai dati degli studi registrativi di fase III ECZTRA 1, 2 ed ECZTRA 3 , in cui tralokinumab ha dimostrato di migliorare considerevolmente i segni e i sintomi associati alla dermatite atopica, con tassi di risposta al trattamento stabili e in graduale incremento nel tempo.1-3
  • Tralokinumab è generalmente ben tollerato con una frequenza e gravità di eventi avversi paragonabili a quelle rilevati con placebo.1-3
  • Tralokinumab ha infine dimostrato di essere in grado di ridurre il prurito e di migliorare complessivamente la qualità di vita correlata alla salute. 1-3

BALLERUP, Danimarca, 22 giugno 2021 – LEO Pharma A / S, leader mondiale in dermatologia medica, ha annunciato oggi l’approvazione di tralokinumab da parte della Commissione europea, per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa in pazienti adulti candidati alla terapia sistemica.  L’approvazione europea rende tralokinumab il primo anticorpo monoclonale completamente umano ad alta affinità approvato che si lega e inibisce specificamente la citochina IL-13, un fattore determinante dei segni e dei sintomi della dermatite atopica.4,5  

Tralokinumab sarà disponibile in un formato da 150 mg/mL in siringa pre-riempita per iniezione sottocutanea da somministrare in una dose iniziale da 600 mg seguita da 300 mg a settimane alterne. 1 Tralokinumab può essere utilizzato sia in associazione con corticosteroidi topici (TCS), sia senza. 1

L’approvazione di Tralokinumab da parte della Commissione Europea significa che i medici di tutta Europa hanno ora una nuova importante opzione terapeutica per i pazienti adulti affetti da dermatite atopica da moderata a severa, che è una patologia cutanea cronica e imprevedibile“, ha affermato il Dottor Stephan Weidinger, del Dipartimento di Dermatologia e Allergologia dell’Ospedale Universitario Schleswig-Holstein di Kiel in Germania e che ha partecipato come Investigator ai trial clinici di Tralokinumab. “Colpendo in modo mirato la citochina IL-13 con alta affinità, Tralokinumab ha dimostrato che può ridurre i segni e i sintomi della dermatite atopica e favorire miglioramenti nel tempo”.

 L’approvazione si basa principalmente sui risultati in termini di sicurezza ed efficacia emergenti da studi registrativi di Fase III, ECZTRA 1, 2 ed ECZTRA 3, che hanno coinvolto più di 1.900 pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a severa.1 I dati relativi alla sicurezza sono stati valutati considerando un pool di cinque studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, che include  ECZTRA 1, 2 ed ECZTRA 3, uno studio a dosaggio variabile e uno studio sulla risposta vaccinale.1

“L’approvazione di Tralokinumab della Commissione europea è un passo importante per i milioni di pazienti adulti in Europa che vivono con questa malattia della pelle”, ha affermato Catherine Mazzacco, Presidente e CEO di LEO Pharma. “Siamo orgogliosi di avere l’opportunità di offrire una nuova opzione terapeutica a lungo termine per la dermatite atopica da moderata a severa e stiamo lavorando a stretto contatto con i key stakeholder per consentire l’accesso a tralokinumab a tutti i pazienti idonei al trattamento.”

La decisione della Commissione europea è valida in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, Islanda, Norvegia e Liechtenstein. Ulteriori procedure regolatorie sono in corso presso la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) nel Regno Unito, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti] e altri organismi regolatori sanitari in tutto il mondo.

Tralokinumab

Tralokinumab è un anticorpo monoclonale umano sviluppato per neutralizzare in modo specifico la citochina IL-13, che svolge un ruolo chiave nel guidare il processo immunitario alla base dei segni e dei sintomi della dermatite atopica. Tralokinumab si lega specificamente alla citochina IL-13 con elevata affinità, prevenendo così l’interazione con le subunità del recettore IL-13 α1 e α2 (IL-13Rα1 e IL-13Rα2). 4,5

Gli studi clinici ECZTRA 1, 2, ECZTRA 3

ECZTRA 1 ed ECZTRA 2 (studi ECZema TRAlokinumab n. 1 e 2) sono stati studi clinici randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, multicentrici internazionali di 52 settimane, che hanno coinvolto rispettivamente 802 e 794 pazienti adulti per valutare l’efficacia e la sicurezza di Tralokinumab (300 mg) in monoterapia negli adulti con dermatite atopica da moderata a severa, candidati alla terapia sistemica. 2

ECZTRA 3 (studio clinico ECZema TRAlokinumab n. 3) è stato uno studio multicentrico internazionale in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, di 32 settimane, che ha coinvolto 380 pazienti adulti, per valutare l’efficacia e la sicurezza di Tralokinumab (300 mg) in combinazione con TCS negli adulti con dermatite atopica da moderata a severa, candidati alla terapia sistemica.7

La dermatite atopica

La dermatite atopica è una malattia della pelle cronica, infiammatoria, caratterizzata da prurito intenso e lesioni eczematose.6 La dermatite atopica è il risultato di una disfunzione della barriera cutanea e di una disregolazione immunitaria, che porta a infiammazione cronica.7 Le citochine di tipo 2, compresa l’IL-13, svolgono un ruolo centrale negli aspetti chiave della fisiopatologia della dermatite atopica. 4

Referenze

  1. Adtralza® (tralokinumab) EU Product Information. LEO Pharma; June 2021.
  2. Wollenberg A, et al. Tralokinumab for moderate‐to‐severe atopic dermatitis: results from two 52‐week, randomized, double‐blind, multicentre, placebo‐controlled phase III trials (ECZTRA 1 and ECZTRA 2). Br J Dermatol. 2021; 437-449.
  3. Silverberg JI, et al. Tralokinumab plus topical corticosteroids for the treatment of moderate‐to‐severe atopic dermatitis: results from the double‐blind, randomized, multicentre, placebo‐controlled phase III ECZTRA 3 trial. Br J Dermatol. 2021; 450-463.
  4. Bieber T. Interleukin-13: targeting an underestimated cytokine in atopic dermatitis. Allergy. 2020; 75:54-62.
  5. Popovic B, et al. Structural characterisation reveals mechanism of IL-13-neutralising monoclonal antibody tralokinumab as inhibition of binding to IL-13Rα1 and IL-13Rα2. J Mol Biol. 2017; 429:208–19.
  6. Weidinger S, et al. Atopic dermatitis. 2016; 387:1109-1122.
  7. Boguniewicz M, et al. Atopic dermatitis: a disease of altered skin barrier and immune dysregulation. Immunol Rev.2011;242(1):233-46.
19 Maggio 2021

LEO Pharma avvia il primo trial clinico di Fase 3 con delgocitinib in crema per pazienti adulti con eczema cronico delle mani (CHE) moderato-grave

BALLERUP, Danimarca, 18 maggio 2021 — LEO Pharma A/S, leader mondiale in dermatologia medica, ha annunciato oggi di avere arruolato il primo paziente adulto nel primo dei due trial clinici registrativi di Fase 3 con delgocitinib in crema, un inibitore topico sperimentale della pan-Janus chinasi (JAK), per il potenziale trattamento di pazienti adulti con eczema cronico delle mani da moderato a grave.

Delgocitinib inibisce l’attivazione della trasduzione del segnale JAK-STAT, che svolge un ruolo chiave nel sistema immunitario per quanto riguarda la patofisiologia delle malattie infiammatorie croniche della cute.1,2 La formulazione in crema di delgocitinib è una terapia sperimentale in corso di sviluppo clinico e non è stata approvata da alcuna autorità regolatoria.

L’obiettivo primario dei trial clinici di Fase 3 DELTA 1 e DELTA 2, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, e controllati con veicolo, è valutare l’efficacia dell’applicazione due volte al giorno di delgocitinib in crema 20 mg/g rispetto al veicolo nel trattamento di adulti con CHE moderato-grave3,4.

L’endpoint primario dei trial è il successo al trattamento valutato attraverso l’Investigator’s Global Assessment  per l’eczema cronico delle mani (IGA-CHE TS) alla settimana 16.3,4 Il successo del trattamento è definito con un punteggio IGA-CHE di 0 (clear) o 1 (almost clear) con un miglioramento di almeno due livelli dalla base di rilevamento.3,4

Gli endpoint secondari alla settimana 16 includono la riduzione del prurito e livelli di dolore di ≥4 punti misurati dall’Hand Eczema Symptom Diary (HESD) dalla base di rilevamento alla settimana 16,3,4, così come un miglioramento minimo del 75% dalla base di rilevamento e un miglioramento minimo del 90% dalla base di rilevamento sull’Hand Eczema Severity Index (HECSI) alla settimana 16.3,4. Il numero di eventi avversi durante il trattamento per paziente dalla base di rilevamento alla settimana 16 definisce l’endpoint di sicurezza dei trial3,4.

“La gestione del CHE moderato-grave è impegnativo a causa delle limitate opzioni di trattamento disponibili per l’uso cronico”, afferma Sibylle Schliemann, Consulente, Dipartimento di Dermatologia dell’Ospedale Universitario di Jena, Germania, e Coordinatore delle studio  DELTA 2. “Questi trial valuteranno se delgocitinib in crema può rappresentare una nuova opzione di trattamento per i pazienti adulti con CHE moderato-grave che devono sopportare il notevole disagio di questa malattia.”

Il CHE è definito come eczema delle mani (HE) che dura per più di tre mesi o recidiva due o più volte nel corso di un anno5,6. L’HE è la più diffusa patologia cutanea delle mani7 che colpisce circa l’1 – 5% della popolazione generale8 con un tasso di prevalenza annuale di circa il 10%.9 Si tratta di una patologia cutanea infiammatoria, non infettiva, che colpisce le mani e i polsi5,10 e può provocare prurito, vesciche, gonfiore e dolore talmente forte da compromettere la capacità lavorativa.5,7,11 In un importante numero di pazienti, l’HE può evolvere in una condizione cronica.7

“Ci sentiamo incoraggiati dai risultati positivi del trial clinico CHE di Fase 2b con  delgocitinib in crema e non vediamo l’ora di sapere i potenziali benefici che potrà portare ai pazienti adulti attraverso  un programma di sviluppo clinico di Fase 3 di portata più vasta”, dichiara Jörg Möller, Executive Vice President, Global Research & Development, LEO Pharma. “Il nostro impegno è sviluppare terapie innovative in grado di migliorare la vita dei pazienti che hanno bisogno di più opzioni di trattamento per le patologie cutanee.”

Informazioni su Delgocitinib

Nel 2014, LEO Pharma A/S e Japan Tobacco Inc. (JT) hanno sottoscritto un accordo di licenza in base al quale LEO Pharma ha ottenuto i diritti esclusivi allo sviluppo e alla commercializzazione di delgocitinib per uso topico nelle indicazioni dermatologiche in tutto il mondo a eccezione del Giappone, per il quale i diritti sono stati mantenuti da JT.

Nel 2020, LEO Pharma ha concluso un trial clinico multicentrico, randomizzato di Fase 2b per stabilire il dosaggio di delgocitinib in crema  per uso topico applicata due volte al giorno per trattare gli adulti con CHE moderato-grave. L’azienda ha presentato i risultati piu impattanti del trial in occasione del Congresso virtuale della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV)[12] nel 2020 e i risultati ottenuti nel trial relativi alla HECSI in occasione della American Academy of Dermatology Virtual Meeting Experience (AAD VMX) nel 2021.13

References

  1. Damsky W e King BA. JAAD; 2017;76(4):736-744.
  2. Virtanen AT, et al. BioDrugs. 2019;33:15–32.
  3. ClinicalTrials.Gov: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04871711?term=delgocitinib&draw=1&rank=8 (Ultimo accesso: Maggio 2021).
  4. ClinicalTrials.Gov: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04872101?term=delgocitinib&draw=1&rank=7 (Ultimo accesso: Maggio 2021).
  5. Lynde C, et al. J Cutan Med Surg. 2010;14:267–84.
  6. Diepgen TL, et al. J Dtsch Dermatol Ges. Gen 2015;13(1):e1–22. doi: 10.1111/ddg.12510_1.
  7. Bissonnette R, et al. JEADV. 2010;24;1–20.
  8. Christoffers WA, et al. Cochrane Database Syst Rev. 2019;4:CD004055.
  9. Thyssen, et al. Contact Dermatitis. 2010;62:75-87.
  10. Menné T, et al. Contact Dermatitis. 2011;65:3–12.
  11. Politiek K, et al. Contact Dermatitis. 2016;75:67–76.
  12. Worm M, et al. The topical pan-JAK inhibitor delgocitinib cream demonstrates dose response in a 16-week phase 2b trial in chronic hand eczema. Presentato durante la sessione Late Breaking News del congresso virtuale della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2020 il 29 ottobre 2020.
  13. Soerensen P, et al. A phase 2b trial evaluating the efficacy of delgocitinib cream for the treatment of chronic hand eczema (CHE) using and validating the Hand Eczema Severity Index (HECSI). E-poster presentato in occasione della American Academy of Dermatology Virtual Meeting Experience (AAD VMX) il 23-25 aprile 2021.
23 Aprile 2021

LEO Pharma riceve il parere positivo del CHMP su tralokinumab per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave negli adulti

Se autorizzato, tralokinumab sarà il primo principio attivo biologico approvato che va ad agire specificamente sulla citochina IL-13, un mediatore chiave dei segni e dei sintomi della dermatite atopica1,2

L’approvazione del CHMP è supportata dai dati inclusi nella domanda di autorizzazione all’immissione in commercio degli studi ECZTRA 1, 2 ed ECZTRA 3

BALLERUP, Danimarca, 23 aprile, 2021 – LEO Pharma A/S, leader mondiale nella cura delle malattie dermatologiche, ha annunciato oggi che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato il rilascio di un’autorizzazione all’immissione in commercio di tralokinumab, per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave in pazienti adulti candidati alla terapia sistemica. 

L’approvazione del CHMP è uno dei passaggi finali prima che la Commissione Europea prenda la sua decisione sulla domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per l’uso di tralokinumab, una terapia in fase di sviluppo clinico, in tutta l’Unione Europea. Questa decisione finale è attesa nei prossimi mesi e, se autorizzato, tralokinumab sarà il primo anticorpo monoclonale completamente umano disponibile a colpire specificamente la citochina IL-13, un mediatore chiave dei segni e dei sintomi della dermatite atopica. Tralokinumab agisce specificamente su IL-13 con alta affinità ed è sviluppato per alleviare i sintomi della dermatite atopica, che è una condizione1,2 infiammatoria complessa e cronica della pelle. 

Il parere del CHMP si basa principalmente sui dati di tre studi clinici randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo (ECZTRA 1, 2 ed ECZTRA 3), che hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di tralokinumab in monoterapia e con corticosteroidi topici (TCS) concomitanti in più di 1.900 pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave.

Gli endpoint primari erano il punteggio dell’Investigator Global Assessment su pelle chiara o quasi chiara (IGA 0/1) e un miglioramento di almeno il 75% nel punteggio del Eczema Area and Severity Index (EASI-75) 3,4 

Gli endpoint secondari, che hanno incluso entità e gravità delle lesioni cutanee, il prurito, il sonno e le misure di qualità della vita correlata alla salute, sono stati valutati considerando le variazioni nei seguenti punteggi: EASI-90, SCORing Atopic Dermatitis (SCORAD), Pruritus Numeric Rating Scala (NRS), NRS del sonno correlato all’eczema e il Dermatology Life Quality Index (DLQI). Gli studi hanno dimostrato che tralokinumab ha soddisfatto gli endpoint di efficacia primari e secondari ed è stato generalmente ben tollerato. 3,4 

In attesa della decisione finale della Commissione europea, l’autorizzazione all’immissione in commercio sarà valida in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, Islanda, Norvegia e Liechtenstein. Sono in corso analoghi procedimenti [con la Food and Drug Administration (FDA) statunitense] e altre autorità sanitarie in tutto il mondo.

 

Tralokinumab
Tralokinumab è un anticorpo monoclonale umano sviluppato per neutralizzare in modo specifico la citochina IL-13, che svolge un ruolo chiave nel guidare il processo immunitario alla base dei segnali e dei sintomi della dermatite atopica. Tralokinumab si lega specificamente alla citochina IL-13 con elevata affinità, prevenendo così l’interazione con le subunità del recettore IL-13 α1 e α2 (IL-13Rα1 e IL-13Rα2). 2,3

 References

  1. Bieber T. Interleukin-13: targeting an underestimated cytokine in atopic dermatitis. Allergy. 2020; 75:54-62.
  2. Popovic B, et al. Structural characterisation reveals mechanism of IL-13-neutralising monoclonal antibody tralokinumab as inhibition of binding to IL-13Rα1 and IL-13Rα2. J Mol Biol. 2017; 429:208–19.
  3. Wollenberg A, et al. Tralokinumab for moderate‐to‐severe atopic dermatitis: results from two 52‐week, randomized, double‐blind, multicentre, placebo‐controlled phase III trials (ECZTRA 1 and ECZTRA 2). Br J Dermatol.. 2021; 437-449.
  4. Silverberg JI, et al. Tralokinumab plus topical corticosteroids for the treatment of moderate‐to‐severe atopic dermatitis: results from the double‐blind, randomized, multicentre, placebo‐controlled phase III ECZTRA 3 trial. Br J Dermatol. 2021; 450-463.
13 Gennaio 2021

LEO Pharma avvia studio head-to-head per la valutazione di brodalumab vs. guselkumab in pazienti adulti con psoriasi moderata-grave che hanno avuto una risposta inadeguata a ustekinumab

COBRA è il primo studio a comparare un bloccante del recettore di IL-17 con un inibitore di IL-23 nei pazienti che non hanno risposto adeguatamente a un farmaco biologico più vecchio

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30 Ottobre 2020

EADV 2020, i risultati positivi di uno studio di Fase 2b per definire il dosaggio di delgocitinib in crema nei pazienti adulti con eczema cronico delle mani da moderato a grave

I risultati sono stati presentati nel corso della sessione Late-Breaking News del Congresso virtuale dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia (EADV) 2020
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30 Ottobre 2020

EADV 2020, presentati i dati di tralokinumab relativi alla sicurezza, alla riduzione della colonizzazione di Stafilococco aureo e all’impatto del trattamento sui tassi di risposta ai vaccini

I risultati di un’analisi aggregata sulla sicurezza di tre trial di Fase 3 (ECZTRA 1, 2 e ECZTRA 3), uno di Fase 2 (ECZTRA 5) e uno di Fase 2b, hanno dimostrato che la frequenza complessiva di eventi avversi con tralokinumab è stata paragonabile a quella del placebo nel periodo iniziale di 16 settimane in adulti con dermatite atopica da moderata a grave1.
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16 Settembre 2020

Segrate, LEO Pharma Manufacturing Italy dona un velobus alla città

Segrate, 16 settembre 2020 – Lidia Cirillo, AD di LEO Pharma Manufacturing Italy, ha consegnato ufficialmente al Sindaco di Segrate, Paolo Micheli, il velobus donato da LEO Pharma alla comunità. Il velobus è un mezzo elettrico a pedalata assistita, totalmente ecologico e ad emissioni zero, pensato per il trasporto di 6 passeggeri più un accompagnatore. Continua a leggere

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